ROMA – Un intergruppo che, prima ancora di iniziare i lavori, ha già
riunito sessanta parlamentari. E che si prefigge l’obiettivo di
predisporre e fare approvare una legge per rendere la cannabis legale.
L’intergruppo avvia la sua attività anche sullo slancio
dell’esplicito suggerimento contenuto nella relazione annuale della
Direzione nazionale antimafia:
“Davanti all’oggettiva inadeguatezza di
ogni sforzo repressivo, spetterà al legislatore valutare se sia
opportuna una depenalizzazione della materia”.
La Dna ha invitato il
Parlamento a “bilanciare i contrapposti interessi”. Se, da un lato,
“bisogna riconoscere il diritto alla salute dei cittadini”, dall’altro
occorre tenere conto delle “ricadute che la depenalizzazione avrebbe in
termini di deflazione del carico giudiziario, di liberazione di risorse
delle forze dell’ordine e magistratura per il contrasto di altri
fenomeni criminali e, infine, di prosciugamento di un mercato che,
almeno in parte, è di appannaggio di associazioni criminali agguerrite”.
D’altronde, c’è un dato, fornito dalla stessa Dna, che fa riflettere:
il mercato illegale oggi vende fra 1,5 e 3 milioni di chilogrammi
l’anno di cannabis, “quantità che soddisfa una domanda di mercato di
dimensioni gigantesche”. Un volume che consentirebbe a ciascun cittadino
italiano (compresi vecchi e bambini) un consumo di circa 25-50 grammi a
testa, pari a circa 100-200 dosi. “Il problema – dice Della Vedova –
non è più dichiararsi favorevole o contrario alla legalizzazione,
piuttosto è regolare un mercato che è già libero. Occorre disciplinare,
limitare e penalizzare l’uso delle droghe leggere, sul modello di quanto
si fa per alcol e tabacco. Perché la repressione, finora, ha avuto
costi altissimi. E non è servita a contenere i consumi di hashish e
marijuana”.
Fonte: http://www.repubblica.it/politica/2015/03/15/news/_legalizziamo_la_cannabis_pronta_la_legge_bipartisan-109543299/