2.3.15

Boris Nemtsov - Assassinio o False Flag?

Prima di soffermarsi su analisi che riguardino l'assassinio di Boris Nemtsov ed i probabili mandanti, è bene ricordare che, quando si discute di Vladimir Putin, si sta parlando di un uomo che è stato
Primo ministro della Federazione Russa dall'8 Agosto 1999 al 7 Maggio 2000, su nomina di Boris Eltsin, che ha svolto le funzioni di Capo dello Stato dopo le dimissioni di Eltsin, dal 31 Dicembre 1999, per essere poi eletto Presidente


della Federazione Russa dal 2000, con mandato riconfermato nelle elezioni del 14 Marzo 2004; essendo impossibilitato ad un terzo mandato, poiché vietato dalla Costituzione Russa, ha favorito la vittoria del suo delfino Dmitrij Medvedev, che l'ha nominato nuovamente Primo ministro il giorno stesso del suo insediamento, il 7 maggio 2008. Per finire il breve excursus, il 4 Marzo 2012 è stato eletto per la terza volta Presidente della Federazione Russa succedendo a Dmitrij Medvedev, il cui mandato è scaduto il 7 Maggio 2012 [1].
    Sinceramente non credo che un uomo del genere abbia bisogno di far assassinare i suoi rivali, per il semplice fatto che non ne ha...

    Tralasciando Boris Nemtsov, ché ci ha lasciato la vita, colui che può solo rimetterci da uno scenario simile, è proprio Vladimir Putin, già alle prese con la situazione Ucraina, il quale rischia di diventare, agli occhi dell'opinione pubblica, il principale mandante; il tutto due giorni prima di una manifestazione annunciata dall'opposizione liberale (che, è bene ricordare, non arriva nemmeno al 5%), cui Boris Nemtsov avrebbe dovuto far parte, e ad una settimana di distanza dalle esternazioni del Ministro degli esteri ucraino, Vadym Prystaiko, il quale, il 21 febbraio dichiarava alla "CBS": "Non vogliamo spaventare tutti, ma ci stiamo preparando per una guerra su vasta scala; il Mondo deve raddrizzare la spina dorsale e non deve avere paura se l'Ucraina entra in guerra contro una potenza nucleare. L'Ucraina vuole armi letali e la formazione per usarle." [2].

    Secondo il Deputato del Comitato Centrale del Partito Comunista della Federazione Russa, nonché Primo Segretario del Comitato Municipale di Mosca del Partito Comunista, Valerij Fjodorovich Rashkin, "in politica, Nemtsov era da tempo finito. Era morto dieci anni fa. Nemtsov è stato ucciso e il suo cadavere politico manipolato a profitto delle provocazioni contro l'attuale Governo." [3].

    Forse non sapremo mai se il mandante è stato lo Zar Putin, la persona più potente del pianeta [4] o qualcuno che tenta di far rimanere inalterato l'attuale equilibrio geopolitico, minacciato dagli accordi di Minsk avviati dal presidente francese e dalla cancelliera tedesca, uniti all'elezione di un Governo greco molto favorevole alla Russia ed a numerosi Paesi, come Bulgaria ed Ungheria, che rifiutano il confronto ricercato da Stati Uniti e NATO, rilanciando l'immagine minacciosa di Putin [5].
Come sempre, di una cosa sola siamo certi, anche questa volta la propaganda ed il mainstream racconteranno la loro verità, mostrandoci solo quello che dobbiamo vedere; sceglieranno per noi immagini, racconteranno scenari, ci forniranno adeguati moventi, dirottando l'opinione pubblica su un mandante, sul loro mandante.
Come sempre, di una cosa sola siamo certi, come sosteneva Theodor Adorno, "la libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta."